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Per capire meglio come e quando usare i congiuntivi, bisogna partire dalle basi, e fare un quadro generale su che cos'è il congiuntivo e perché è utile usarlo!
Che cos’è il congiuntivo
I 4 tempi del congiuntivo
Perché è utile il congiuntivo
Il congiuntivo è più semplice con congiuntivi.it
Che cos'è il congiuntivo
Il congiuntivo è uno dei modi verbali della lingua italiana. Esiste anche in altre lingue romanze, ovvero quelle lingue che derivano dal latino. In tutte queste lingue viene usato con lo stesso obiettivo: esprimere azioni o situazioni non certe, non reali o soggettive.
Ad esempio, si impiega il congiuntivo per parlare di un desiderio, un'ipotesi, una volontà, un'opinione. Si riferisce quindi a un punto di vista individuale, che dipende dal soggetto che si esprime.
Es. "penso che lui non si sia comportato bene con te" (opinione)
Es. "Mia mamma vuole che io vada a lezione di piano" (desiderio, volontà)
Per dirlo in altro modo, possiamo dire questo: mentre il modo indicativo riporta la realtà dei fatti, il modo congiuntivo esprime un evento soggettivo.
A provarlo è anche l'aspetto che il congiuntivo assume nelle frasi. Esso è infatti quasi sempre accompagnato dalle congiunzioni "che" o "se". Così è sicuramente più facile riconoscerlo! Inoltre, è usato sempre dopo verbi come “pensare, credere, ritenere, volere, desiderare”. Insomma: tutti quei verbi che aiutano ad esprimere un punto di vista soggettivo!
I 4 tempi del congiuntivo?
Dopo aver capito meglio che cos'è il congiuntivo, analizziamo meglio come si costruisce e come si usa nelle frasi.
Innanzitutto, il congiuntivo ha quattro tempi:
2 tempi semplici: presente e imperfetto;
2 tempi composti: passato e trapassato.
Congiuntivo presente
Il congiuntivo presente si usa di solito nella frase secondaria per esprimere un pensiero o un desiderio nel presente. Altre volte, può essere usato per esprimere un'eventualità del futuro o una speranza.
"Credo che lui dica la verità."
"Spero che domani tu stia meglio."
Congiuntivo imperfetto
Il congiuntivo imperfetto si usa nella frase secondaria quando la principale è retta da un verbo al passato. Serve sempre ad esprimere un pensiero soggettivo, coordinando il verbo della subordinata alla reggente e suggerendo la contemporaneità fra due azioni.
"Speravo che fosse più corretto nei miei confronti."
"Luca credeva che avessero meno esperienza di lui."
Il congiuntivo imperfetto si usa anche nel periodo ipotetico. In particolare, serve a comunicare un'azione possibile nel futuro (possibilità) oppure ad esprimere un qualcosa di non realizzabile nel presente (irrealtà).
"Se gli chiedessero scusa lui li perdonerebbe" (possibilità nel futuro)
"Se avessi più soldi comprerei una casa." (irrealtà nel presente)
Infine, l'imperfetto congiuntivo si usa anche dopo i verbi al condizionale per indicare un'azione contemporanea o futura rispetto alla frase principale.
"Sarei davvero felice se tu venissi in vacanza con me."
Congiuntivo passato
Il tempo passato del congiuntivo viene usato per esprimere l'anteriorità di un evento rispetto all'azione descritta nella frase principale. Di solito il verbo della frase reggente è al presente, e il congiuntivo aiuta a esprimere un evento avvenuto prima e già concluso.
"Credo che Paolo abbia prenotato i biglietti proprio ieri."
Il congiuntivo passato si trova anche dopo congiunzioni particolari come “senza che, prima che, nonostante, malgrado, a meno che” ed esprime sempre un'azione conclusa nel passato:
" Nonostante si sia impegnata tanto, Laura non ha superato il test."
Congiuntivo trapassato
Resta solo da analizzare quando usare il congiuntivo trapassato. Di solito, questo tempo viene usato nelle frasi secondarie quando nella frase principale c'è un verbo al passato: si usa per esprimere anteriorità rispetto all'evento descritto nella reggente, anch'esso già concluso nel passato.
"Non avevo pensato che tu avessi finito già il tuo turno di lavoro."
"Avrebbero voluto che ci fossimo incontrati prima."
Il congiuntivo trapassato entra in particolare nel campo dell'irrealtà, di un'azione che ormai non è più possibile modificare. Per questo è impiegato nelle frasi ipotetiche per esprimere una conseguenza irrealizzabile nel passato.
"Se avessi avuto più soldi avrei comprato una casa." (irrealtà nel passato)
In altri casi, possiamo usare il congiuntivo trapassato anche dopo un verbo al condizionale presente, sempre per esprimere l'impossibilità o l'irrealtà di un'azione.
"Vorrei che ci fossimo confrontati prima su questo argomento."
Il congiuntivo trapassato si usa anche nelle subordinate introdotte da congiunzioni come “senza che, prima che, nonostante, malgrado, a meno che”:
"Nonostante si fosse impegnata tanto, Laura non superò il test."
Perché è utile il congiuntivo
Fino ad ora abbiamo visto che sono tantissime le situazioni in cui serve usare il congiuntivo . In realtà, non sempre applichiamo tutte le regole a dovere. Spesso, al posto del congiuntivo, usiamo l'indicativo o, peggio ancora, il condizionale.
Il problema è che ricorrere a queste alternative non solo è sbagliato grammaticalmente, ma non ci permette di esprimerci davvero come vorremmo. Il rischio è quello di non essere capitie persino venire derisi e ridicolizzati.
Come abbiamo detto, il modo congiuntivo ha il compito fondamentale di esprimere il nostro punto di vista: non usarlo correttamente (o usarlo male) non ci dà la possibilità di dire la nostra opinione e di darle il giusto valore. Anche il pensiero più nobile e arguto, se espresso male, rischia di diventare una banalità e/o di non essere affatto preso in considerazione dagli altri. L'unico modo per evitare tutto questo è usare bene e con consapevolezza il congiuntivo!
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