Errori congiuntivo: gli sbagli più frequenti nell'uso dei congiuntivi

Che tu sia madrelingua o straniero, almeno una volta nella vita avrai avuto il dubbio su come usare i congiuntivi nelle tue frasi. Forse non ricordavi le regole oppure le hai applicate male. In qualche caso, qualcuno potrebbe anche aver riso di te.

scopri il corso

il primo corso sui congiuntivi del web!

Ma non c'è nulla da ridere e niente di cui vergognarsi: in realtà, un'alta percentuale di parlanti o studenti della lingua italiana sbagliano i congiuntivi. Perché succede? Noi ce lo siamo chiesti, e abbiamo fatto una rassegna dei principali errori congiuntivi. Iniziamo dal meno grave al più grave!

Uso dell'indicativo al posto del congiuntivo

Errori congiuntivo nel periodo ipotetico

Coniugazioni "fantasiose" del congiuntivo

Come non fare più errori con il congiuntivo

Uso dell'indicativo al posto del congiuntivo

Sicuramente, uno degli errori con il congiuntivo più frequenti è l'uso del modo indicativo al posto del congiuntivo. Il fenomeno è molto diffuso, soprattutto nel linguaggio colloquiale parlato. Quando parli con un amico, sicuramente ti capiterà di dire frasi come:

"Penso che ti devi chiarire con lui."
"Credo che hanno imparato la lezione."
"Non voglio che fai storie."

Ma fai bene attenzione. Le regole della grammatica italiana ci dicono che con i verbi che esprimono pensiero, giudizio, percezione, volontà reggono il congiuntivo . Mentre, in questo caso, abbiamo usato l'indicativo. Sarebbe quindi più corretto dire:

"Penso che ti debba chiarire con lui." "Credo che abbiano imparato la lezione." "Non voglio che faccia storie."

Tutto sommato, però, questo errore congiuntivo non è così grave. Di certo un amico non se la prenderà mai a male perché hai usato il congiuntivo sbagliato mentre stavi parlando con lui. Diversa è però la situazione in altri contesti: pensa al lavoro, a un esame di università, a un colloquio, a un discorso in pubblico. O ancora a un testo scritto, in cui è fondamentale attenersi alle regole grammaticali.

In tutte queste situazioni, gli errori con il congiuntivo possono diventare davvero un problema, perché rischiano di dare l'idea di una persona approssimativa e poco attenta. Ma questo è nulla rispetto a quello che potrebbe succedere con i prossimi errori congiuntivo!

Errori congiuntivo nel periodo ipotetico

Passiamo quindi al secondo errore più frequente con i congiuntivi. In realtà, non si tratta di un errore solo, ma di alcuni sbagli che accomunano la costruzione del periodo ipotetico.

Facciamo una premessa su che cos'è il periodo ipotetico: si tratta di una costruzione tipica dell'italiano (e di altre lingue) che serve appunto a fare un'ipotesi. L'ipotesi può avere diverse conseguenze: può essere un dato di fatto, una realtà (1° tipo), un evento che è possibile realizzare (2° tipo) oppure una conseguenza irreale e impossibile (3° tipo).

Il periodo ipotetico è sempre composto da due frasi, ovvero:

la protasi > introdotta dal "se", costituisce l'ipotesi;

l'apodosi > esprime la conseguenza e coincide con la proposizione reggente.

Ora: nel periodo ipotetico della possibilità (2° tipo) e dell'irrealtà (3° tipo), la protasi dopo il "se" vuole sempre il modo congiuntivo. Tuttavia, soprattutto nel linguaggio parlato, capita di dimenticare il congiuntivo e di usare al suo posto (ancora una volta) l'indicativo.

"Se ero ricco mi compravo una Ferrari."
"Se me lo dicevi prima, ci pensavo io."

Anche in questo caso, osserva bene le due frasi: si trata di due ipotesi che non corrispondono a nessuna realtà. Il nostro soggetto non è ricco e non può comprarsi la Ferrara. Nessuno lo ha avvisato di un fatto importante e non ha potuto fare nulla per intervenire. Siamo quindi nel campo dell'irrealtà o, al massimo, della possibilità, e quindi dobbiamo assolutamente usare il congiuntivo.

"Se fossi ricco mi comprerei una Ferrari." oppure "Se fossi stato ricco avrei comprato una Ferrari."
"Se me l'avessi detto prima, ci avrei pensato io."

Errore ben più grave, e purtroppo molto diffuso, è invece l'uso del condizionale al posto del congiuntivo nel periodo ipotetico. Si tratta in questo caso di un errore inammissibile sia in forma scritta sia in forma parlata.

"e lo saprei, te lo direi."
"Se io avrei avuto i soldi mi sarei comprato una Ferrari."

Questo errore congiuntivo causa spesso derisioni e prese in giro. Trattandosi di uno sbaglio che non è riconducibile a un'abitudine colloquiale, tutti lo percepiamo come un errore imperdonabile. E chi lo commette viene automaticamente considerato ignorante, anche se ricopre cariche di spicco o riveste posizioni di rilievo.

Coniugazioni “fantasiose” del congiuntivo italiano

Ed eccoci arrivati al momento decisivo: l'errore più grave che si può compiere usando il congiuntivo in italiano.

In realtà si tratta di uno sbaglio compiuto in buona fede. Le intenzioni però contano poco, e fare un errore di questo tipo è davvero l'ultima cosa che dovresti fare se non vuoi essere sbeffeggiato.

In italiano esistono alcuni verbi che non seguono le normali regoli di coniugazione. Si tratta dei verbi cosiddetti irregolari. Tra questi abbiamo "andare", "fare", "stare", "dare". Le loro coniugazioni non seguono le linee guida degli altri verbi, e questo vale anche per il congiuntivo

Tuttavia, "andare", "fare", "stare", "dare" terminano tutti in -are. Questo fatto inganna molte persone, che credono quindi che questi verbi seguano le regole del congiuntivo dei verbi della prima coniugazione, che adottano la desinenza in -i

"Che io parli", "che io mangi" > quindi, sbagliando, diciamo > "che io vadi", "che io facci", "che io dassi"

Questa costruzione del congiuntivo è assolutamente errata.

Anche se tutto nasce dal tentativo di applicare le regole standard della grammatica italiana, questo errore congiuntivo rientra tra gli sbagli più spiacevoli in italiano. I verbi irregolari seguono una diversa coniugazione. Quindi si deve dire:

"che io vada", "che io stia", "che io faccia", "che io dia"

Lo stesso errore capita anche con le forme (scorrette) "dassi" e "stassi". Si crea infatti lo stesso identico equivoco con i verbi della prima coniugazione, che al congiuntivo imperfetto usano la forma in -assi. Invece, è corretto dire e scrivere:

"che io dessi", "che io stessi"
Ora è più semplice, no?

Come non fare più errori con il congiuntivo

Tutti questi errori congiuntivi sono senza dubbio la prova che a tutti capita di sbagliare. Il problema diventa quando questi sbagli li iniziamo a fare ogni giorno, senza accorgercene e in contesti in cui possono sorgere dei disguidi.

Lo abbiamo visto: usare male i congiuntivi può crearci un danno di immagine, metterci in difficoltà nell'esprimere i nostri pensieri. Ma per fortuna esiste il modo per dire basta e iniziare davvero a parlare e scrivere senza commettere più errori con i congiuntivi!

La soluzione definitiva è il nostro corso online sul congiuntivo : un percorso completo che ti darà in meno tutti gli strumenti per mettere in pratica tutte le regole congiuntivo in italiano . Finalmente, non sarai più lo zimbello e nessuno ti prenderà in giro. Anzi: impararei a sfoggiare un italiano impeccabile. E magari sarai tu a correggere gli altri!

Frequenta il nostro corso online per non sbagliare più il congiuntivo!

ACQUISTALO ADESSO E RISPARMIA

Oltre 10.000 Studenti come te fanno già parte della nostra Academy
sali a bordo anche tu!

Sai usare correttamente il congiuntivo?

SCOPRI IL CORSO