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Tra tempi verbali, tipologie e costruzioni tipiche, ecco la nostra risposta alla domanda: quanti congiuntivi esistono in italiano?
Il modo congiuntivo italiano
I tempi del congiuntivo in italiano
Le tipologie di congiuntivo italiano
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Il modo congiuntivo italiano
In italiano, il congiuntivo in italiano si usa soprattutto nelle frasi dipendenti, ovvero nelle proposizioni subordinate alla reggente. Tra queste troviamo causali, consecutive, completive, oggettive, concessive, temporali, ipotetiche, finali e tanto altro.
In generale, i congiuntivi ci vengono incontro per esprimere dubbi, desideri, paura, speranze, e infatti si trovano in coppia con verbi come credere, ritenere, pensare, sperare, temere, etc...
"Credo che Luca non sia presente."
"Temevo che non ce la facessero."
Molto spesso, le forme verbali al congiuntivo si trovano dopo espressioni impersonali come può darsi che, si dice che, è meglio che, bisogna che, etc...
"Si dice che Carlo sia stato licenziato."
"Bisogna che applichiate subito queste misure."
Altre costruzioni che hanno bisogno del congiuntivo solo le congiunzioni di frasi subordinate , come affinché, sebbene, benché, purché, prima che, a patto che, nonché aggettivi e pronomi indefiniti come qualunque, ovunque, chiunque, etc…
"Faremo di tutto affinché tu ti senta al sicuro." "Ti raggiungerò, ovunque tu sia."
I tempi del congiuntivo in italiano
Veniamo ora al nocciolo della questione, e vediamo quanti tipi (o meglio dire tempi) esistono in italiano. Ci sono due tempi semplici e due tempi composti, per un totale di 4 diversi tempi del congiuntivo. Ognuno di essi ha le sue regole e si usa in determinati contesti.
Congiuntivo presente
Il congiuntivo presente è il classico tempo che possiamo usare per esprimere dubbi, pensieri, paure, desideri, ipotesi. L'azione o
il pensiero descritti dal congiuntivo sono sempre contemporanei alla frase principale, di solito all'indicativo presente o futuro.
"Penso che tu mi stia mentendo."
Congiuntivo imperfetto
Anche il congiuntivo imperfetto esprime dei punti di vista o delle speranze, paure, pensieri: tuttavia, rispetto al congiuntivo presente,
aggiunge una sfumatura aggiuntiva: l'azione descritta dal congiuntivo potrebbe infatti realizzarsi, oppure no, nel futuro.
"Vorrei tanto che quel film vincesse l'Oscar!"
Entrando nel campo della possibilità, il congiuntivo imperfetto si usa nel periodo ipotetico di secondo tipo, in cui si combina con il condizionale presente:
"Se mi applicassi di più, prenderei un voto alto."
Nelle subordinate, il congiuntivo imperfetto esprime invece due diversi tipi di rapporto temporale:
se la reggente è al presente, il congiuntivo esprime anteriorità; se la reggente è al passato, il congiuntivo esprime contemporaneità.
"Temo che non mi volesse nella squadra". (anteriorità)
"Pensavo che fosse la ragazza giusta per me". (contemporaneità)
Congiuntivo passato
Il congiuntivo passato serve per esprimere un dubbio o una possibilità in riferimento a un tempo passato.
È quindi anteriore rispetto al tempo della principale.
"Credo che Giovanni si sia candidato per il ruolo."
Congiuntivo trapassato
Il congiuntivo trapassato viene utilizzato per esprimere una possibilità o un desiderio del passato che, ormai, non sono più realizzabili. Nelle subordinate, il trapassato esprime anteriorità rispetto all'azione descritta nella reggente.
"Credevo avessi fatto tu la spesa."
Viene usato nel periodo ipotetico del terzo tipo, che corrisponde proprio a quello dell'irrealtà. Qui si usa in combinazione con il condizionale passato:
"Se avessi studiato di più, avrei superato il concorso."
Le tipologie di congiuntivo italiano
All'inizio abbiamo detto che il congiuntivo si usa soprattutto nelle frasi dipendenti. Eppure, ci sono alcune forme molto particolari che ammettono l'uso del modo congiuntivo anche in frasi indipendenti. Vediamole nel dettaglio!
Congiuntivo dubitativo
Il congiuntivo dubitativo si usa nelle frasi interrogative per esprimere, appunto,
un dubbio o un'eventualità. Il dubbio nel presente si esprime con il congiuntivo presente; per un dubbio nel passato si usa il congiuntivo passato.
"Che siano già arrivati?" (presente)
"Che fossero già arrivati?" (passato)
Congiuntivo esclamativo
Il congiuntivo può esprimere un'esclamazione, purché introdotto dal “che” o dal "se". Ci sono due diverse forme di congiuntivo esclamativo possibile: nella prima, si possono usare sia il congiuntivo presente sia il congiuntivo passato, ovviamente per collocare l'esclamazione nel presente o nel passato.
"Che a giugno faccia così caldo!"
"Che a giugno abbia fatto così caldo!"
Nella seconda, si usa il congiuntivo imperfetto o trapassato dei verbi sapere, vedere, sentire alla seconda persona singolare o plurale + interrogativa indiretta .
"Se sapessi quanto ho studiato!"
"Ah, se avessi visto il film al cinema!"
Congiuntivo esortativo
Il congiuntivo esortativo si può usare al posto dell'imperativo per indicare un ordine, un invito o un'esortazione appunto.
"Che mangino brioche!"
"Non dica nulla!"
Congiuntivo desiderativo
Il congiuntivo desiderativo ci permette di esprimere un desiderio... senza usare il verbo desiderare! Si usa spesso
l'imperfetto, ma è ammesso anche il trapassato per desideri che ormai non è più possibile realizzare.
"Magari ci fosse il sole!"
"Se solo fosse arrivato prima!"
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